La Summa Teologica di San Tommaso d'Aquino è una delle opere più importanti della storia della filosofia e della teologia cristiana. Scritta nel XIII secolo, la Summa è considerata il più grande trattato di teologia sistematica mai scritto e ha avuto un'enorme influenza sulla filosofia occidentale.
San Tommaso d'Aquino, noto anche come il "Doctor Angelicus" (Dottore Angelico), era un monaco domenicano e filosofo italiano che ha vissuto nel XIII secolo. Nato in una famiglia aristocratica, Tommaso d'Aquino ha studiato a Napoli e poi ha entrato nell'ordine dei domenicani. Ha poi continuato gli studi a Parigi e Oxford, dove ha incontrato alcuni dei più grandi filosofi dell'epoca, tra cui S. Anselmo d'Aosta e Duns Scoto.
La Summa Teologica è divisa in tre parti: la "Prima Parte" tratta della teologia in senso stretto, la "Seconda Parte" tratta della moralità e la "Terza Parte" tratta della Chiesa e dei sacramenti. Ogni parte è suddivisa in numerosi argomenti, che vengono trattati in modo sistematico e rigoroso.
Una delle caratteristiche più interessanti della Summa Teologica è il modo in cui San Tommaso d'Aquino affronta gli argomenti. Egli inizia spesso con una domanda o un problema, e poi esamina tutti i possibili punti di vista sull'argomento. Egli cerca di esaminare tutte le possibili obiezioni alle sue tesi e di rispondere a queste obiezioni in modo rigoroso e logico.
Un altro aspetto importante della Summa Teologica è il modo in cui San Tommaso d'Aquino integra la filosofia aristotelica con la dottrina cristiana. Egli cerca di dimostrare che la filosofia aristotelica è coerente con i principi della fede cristiana, e di utilizzare la filosofia aristotelica come strumento per comprendere meglio i misteri della fede.
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