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LEGGERE CON ATTENZIONE - AVVERTENZE E MODALITA' D'USO
domenica 30 ottobre 2022
sabato 29 ottobre 2022
Troppo vetro per questa pietra di Rafael Soler (I Quaderni del Bardo Eidizioni di Stefano Donno)
Rafael Soler è considerato un poeta con un mondo poetico interiore
così forte che la sua stessa voce abbraccia l’essere e l’esistere della
vita, di una vita, forse dell’intera esistenza regalando ai lettori
attraverso i suoi versi profondi ed illuminanti stati di lucida
coscienza, proprio quando magari il velo di Maya cala sugli occhi degli
uomini. Questa pubblicazione (che raccoglie il best off della produzione
di Soler) apre una dimensione alternativa per contemplare il mondo, gli
esseri che lo abitano, la sua stessa vita, manifestando un'affascinante
intimità con la morte, superandone i limiti imposti . Uno sguardo
intelligente, singolare, misterioso, che viene dal profondo, a tratti
quasi visionario, che solo attraverso l’amore per l’amore e per la vita
può autodeterminarsi e legittimarsi.
Traduzioni di Gianni Darconza, Laura Garavaglia e Daniela Citterio
RAFAEL SOLER
(Valencia, Spagna, 1947) è un poeta, rinomato e premiato narratore,
professore universitario e Vicepresidente dell'Associazione degli
scrittori spagnoli ACE dal maggio 2015. Ha pubblicato sei libri di
poesia: "Los sitios interiores" (1980, secondo classificato al Premio
Juan Ramón Jiménez), "Maneras de volver" (2009), "Las cartas que debía"
(2011), "Ácido almíbar" (2014, Premio de la Crítica Literaria
Valenciana), "No eres nadie hasta que te disparan" (2016) e "Las razones
del hombre delgado" (2021), oltre alle antologie "La vida en un puño"
(2012) e "Leer después de quemar" (2018). È anche autore di sei romanzi e
due libri di racconti. È stato invitato a leggere le sue poesie in più
di quindici paesi e i suoi libri sono stati pubblicati in Ungheria,
Giappone, Italia, Stati Uniti, Ecuador, Paraguay, Bolivia, Honduras e
Perù.
venerdì 28 ottobre 2022
Guardando la mar - Il nostro Chi di Annelisa Addolorato
Esergo - pre.fazione
Si rammenta a chi legge che l’autrice fa
uso e applica varie licenze poetiche, essendo dalla sua nascita
praticamente sempre stata cullata e anche graziata (in senso lato e in
senso stretto) dalla poesia e dalle sue calde e avvolgenti maglie, dal
suo tepore materno e dal suo chiarore eterno, etereo. Tali licenze sono
state in parte accolte, in parte acquisite (con studium e titoli vari),
in parte sofferte, in parte accettate - sia con beneplacito della
stessa, sia con scuri bene affilate, e con l’apprendistato presso altre
poetesse e poeti e nel navigare nelle loro opere, e con il sudore della
fronte despejada y linda della esperienza diretta di boschi, foreste e
dirupi colmi di una vegetazione letteraria e insieme spontanea davvero
strabilianti. (Anne)
Postfazione di Marcello Buttazzo
In copertina Ara dell'eterna primavera, di Sofia Stucchi - acrilico su tela, cm 70x50, 2017/2018