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LEGGERE CON ATTENZIONE - AVVERTENZE E MODALITA' D'USO
sabato 3 dicembre 2022
venerdì 2 dicembre 2022
Conversano celebra la prima festa del Metodo Classico in Puglia, sabato 3 dicembre
Sabato 3 dicembre a partire dalle 19 a Conversano, negli spazi suggestivi della ex Chiesa di San Giuseppe, si celebrerà per la prima volta in Puglia la Festa del Metodo Classico, il sistema di spumantizzazione nato in Francia: l’evento è organizzato da Spaccio Mortadella Jazz, bottega in corso Umberto I, ed Evviva Maria (insegna di prossima apertura, nata dalla collaborazione tra l’agenzia di marketing Brainpull e la chef Maria Cicorella), in collaborazione e partnership con Vini Camossi.
Non mancherà una variegata proposta food di alta qualità: dai Salumi Santoro ai formaggi di Ciccio Cafagna, con le orecchiette di Conversano, una speciale creazione della chef Maria Cicorella per una preview del nuovo format di trattoria veloce (in apertura nei prossimi mesi) Evviva Maria.
“Corso Umberto I è il nostro punto di ritrovo, salotto del centro storico di Conversano: qui abbiamo trasformato il concetto di “buon vicinato” in comunità, progettando una grande operazione di marketing territoriale. Per questo, presto sarà possibile prendere le orecchiette da Evviva Maria, ordinare un buon vino da Spaccio Mortadella Jazz, parlare con il vicino macellaio.”
COME FUNZIONA
I vini delle cantine Camossi, Nicola Gatta, Cà Rovere, Stefanago, Corte Cugini, Casa Caterina, Cà del Vént e i prodotti tipici potranno essere degustati con l’acquisto di un ticket in cassa, non c’è bisogno di prenotare per entrare: durante la degustazione dei vini sarà possibile conoscere alcuni dei produttori presenti o farsi guidare dall’esperienza e dai consigli dei sommelier.
Da mangiare: baguette con mortadella artigianale affettata al momento, piatto iberico e maritozzo con salsa tonnata firmati Spaccio Mortadella Jazz, salumi del Salumificio Santoro e maritozzi farciti con salumi, eccellenze casearie di Ciccio Cafagna, e le speciali orecchiette di Conversano firmate Evviva Maria con cavoli, pancetta e canestrato.
L’evento sarà accompagnato dalla musica live dei Colfischiosenza: un divertente, spassionato, delicato e irriverente ‘viaggio musicale’ nell’affascinante mondo del cantautorato italiano.
SPACCIO MORTADELLA JAZZ ED EVVIVA MARIA: INSIEME PER UN NUOVO PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE
Il lavoro congiunto di due insegne per un grande progetto di valorizzazione del territorio: Evviva Maria (di prossima e imminente apertura) e la vicina bottega-vineria "Spaccio Mortadella Jazz" condividono l'ambizione di avviare una grande operazione di marketing territoriale con l’obiettivo di rendere uno dei corsi principali del centro storico di Conversano (Corso Umberto I) un vero e proprio polo gastronomico.
Spaccio Mortadella Jazz è una vineria con vendita al dettaglio di salumi, vini, prodotti esclusivi, che offre la possibilità di degustare vini e salumi in un ambiente informale ed elegante, con coperti all’interno (e finestra alla francese con affaccio sul Corso), e spazi esterni nello splendido centro storico di Conversano. Oltre ai vini, l’offerta gastronomica si ispira ai must della tradizione: tra tutti il panino con il misto (condito con i ritagli dei salumi), il maritozzo salato con vitello tonnato, la merenda del muratore (ciabattina cegliese con cappero, tonno di Cetara, mortadella e caciocavallo podolico).
“Evviva Maria” è un nuovo format, una trattoria veloce e informale che aprirà le sue porte nei prossimi mesi a Conversano in Corso Umberto I, 22. Protagonista assoluta dell’insegna le tipiche orecchiette di Conversano realizzate dalla chef Maria Cicorella: “Le orecchiette di Conversano sono più grandi e in grado di trattenere meglio il condimento”, spiega la stessa Maria Cicorella, chef stellata (prima alla guida del Ristorante Pashà) e “signora della cucina pugliese”, oggi figura fondante nel progetto ideato dall’agenzia di marketing Brainpull, già cofondatrice di numerosi progetti food di successo (tra cui Pescaria) e Antonello Magistà, patron del Ristorante Pashà.
Taccuini d’artista: “Artist Notebooks & Poetry Box” di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Se,
mi chiedessero: Ma cos’è esattamente un “taccuino d’artista” ovvero un
“Artist Notebook”? Potrei rispondere che per me il “taccuino
d’artista” è tante cose: non solo e non più un diario, non sempre e non
ancora un libro d’artista, non solo un insieme d’idee o una “poesia
visiva”, qualcosa di più di un “Carnet de voyage” o di uno “Cahier”
delle intenzioni, poi potrei dire che è una lavagna magica di memoria e
di desiderio e un feticcio artistico, ma che è soprattutto: una
grammatica di icone, segni e scritture, la genesi inconscia di un
fondamentale e nuovo medium comunicativo, un’azione creativa e un libro
di sogni, un esercizio di libertà, creatività e d’ intimità con il
mondo. Se, poi mi chiedessero: Quel è l’importanza storica e la novità
estetica dei taccuini? Dovrei rispondere che il taccuino d’artista forse
è la più importante novità stilistica contemporanea, ma è allo stesso
tempo una riscoperta di un medium che già nel Rinascimento con Leonardo
da Vinci aveva trovato il suo più geniale interprete, in cui l’artista
ascolta il suo respiro e inventa il suo linguaggio. Ma la vera,
grande, novità stilistica e poetica sta nel fatto non tanto di essere
feticci unici, ma di essere nel contempo opera e progetto, idea e
realizzazione, opera finita e non-finita, molteplice, e
simultanea.(dalla nota introduttiva di Donato Di Poce). Cura grafica ed
editoriale Giuseppe Mauro
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giovedì 1 dicembre 2022
Il cielo degli azzurri destini di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Marcello Buttazzo pubblica una nuova raccolta di poesie per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno dal titolo Il cielo degli azzurri destini. Lo stupore per l’immensità dei sentimenti, per le vertigini della vita, nelle ascese di gioie inesprimibili, nutre questo canto poetico unico nel suo genere che guarda dritto negli occhi la Donna attraverso un cuore puro, come archetipo del futuro, della speranza, di un eterno sì all’esistenza di tutti i giorni
Interventi critici di Vito Antonio Conte e Chiara Evangelista
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