I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, di Lecce (Salento, Puglia, Italy), nello spirito multiculturale e Internazionale che la contraddistingue, sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce dal titolo SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español
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domenica 11 dicembre 2022
SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce. Trad.Yolanda García Arenas (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Il canto di Mr Dickens di Samantha Silva (Neri Pozza)
Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti. Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista. E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo. Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre.
sabato 10 dicembre 2022
TRIENNALE MILANO - Donne iraniane // Consegnati capelli al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell'Iran
A fronte della drammatica situazione in Iran, Triennale Milano ha lanciato una pacifica protesta a cui, nel corso dei mesi passati, hanno aderito moltissime persone lasciando una ciocca dei propri capelli in un contenitore nell’atrio del Palazzo dell’Arte. Come annunciato, le ciocche raccolte in Triennale sono state poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell'Iran in segno di pacifica protesta contro la violenza omicida della polizia e di solidarietà con chi rischia la propria vita per difendere il diritto inalienabile alla libertà individuale.
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, domenica 11 dicembre alle ore 20.30 il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri racconterà l’iniziativa di partecipazione lanciata da Triennale a sostegno delle giovani donne e dei giovani uomini in Iran durante incontro Donna, vita, libertà: l’Italia per l’Iran al Teatro Franco Parenti. Un evento promosso da Teatro Franco Parenti in collaborazione con “la Repubblica” e “Linkiesta” con l’adesione delle realtà culturali e sociali della città.
Case sepolte di Pietro Romano (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Le “case sepolte” di Pietro Romano sono quelle che abitiamo, ma, soprattutto, quelle che ci abitano. Questa sua raccolta, profonda, struggente e a momenti terribile, è una delle più avvincenti che ultimamente abbia letto. (dalla Prefazione di Gian Ruggero Manzoni)
Buona parte della scrittura di Pietro Romano è un susseguirsi ossessivo di domande alla ricerca di un impossibile incontro con sé stesso, che resta in una sorta di nonluogo e nontempo, tra l'atto del vivere morendo e del morire vivendo (Dalla post – fazione di Franca Alaimo)
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Alla linea di Joseph Ponthus (Bompiani)
Questo romanzo-poesia racconta di un operaio interinale che lavora in Bretagna, prima nella conservazione del pesce e poi in un mattatoio. Giorno dopo giorno elenca con precisione i gesti del lavoro alla catena di montaggio, il fragore, la stanchezza immensa, i sogni inghiottiti dalla ripetizione di riti sfinenti, la sofferenza del corpo e l'annullamento dell'anima. A salvarlo è il fatto di avere una vita parallela, interiore, animata dai grandi autori latini, dalle canzoni di Trenet, dai romanzi di Dumas. È la sua vittoria precaria sull'alienazione del lavoro ripetitivo, una vittoria nutrita anche dalla gioia delle domeniche, dall'affetto per un cane, dall'amore per una donna, dall'odore del mare. La scrittura in versi liberi, sospesa e concitata al tempo stesso, asseconda il ritmo della fabbrica che è la colonna sonora di questo poema del contemporaneo, questa Odissea in cui Ulisse combatte contro i suoi ciclopi: i frutti di mare da spalare e le carcasse dei manzi.