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mercoledì 8 marzo 2023

L’ÂGE MYTHIQUE - L’età mitica di Jeton Kelmendi (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

L’ho immaginato come un visitatore che, dall’esterno, guarda se stesso dentro la sua storia, con una forte nostalgia per la sua triste patria che vive una realtà dilaniata tra due opposti, amore e guerra – Un grande amore e una guerra sanguinosa. (Prof. Ernesto Kahan Vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1985)


Kelmendi non ama le malizie e i sotterfugi linguistici, filologici e funamboleschi delle finte e vere avanguardie e pone il suo interesse sui sentimenti, sulla quotidianità, sugli eventi che accompagnano l’uomo attimo dopo attimo (Dante Maffia)

Jeton Kelmendi è nato nel 1978 a Peć, in Kosovo. È precursore ed esponente rappresentativo della poesia albanese moderna, è scrittore, saggista e giornalista per vari giornali albanesi ed esteri. Laureatosi all’Università di Bruxelles, ha conseguito master e Dottorato in diplomazia e politica internazionale. È professore alla AAB University e membro attivo dell’Accademia Europea di Scienze, e Arti di Salisburgo. Le sue raccolte approfondiscono la lirica dell’amore, del conflitto nel quale ha combattuto durante la guerra in Kosovo e la realtà dei nostri tempi; le poesie sono state tradotte in più di ventisette lingue.

Prefazione di Ernesto Kahan. Postfazione di Dante Maffia. Traduction française par Dmytro Tchystiak avec la collaboration de l’auteur et Nicole Laurent-Catrice. Traduzioni dal francese di Michela Primerano, Revisione di Annarita Tavani. In copertina Incendio in Kenya di Ottavio Rossani 
 

 

Puzzle di Franck Thilliez (Fazi)

Lucas Chardon è rinchiuso in un ospedale psichiatrico e per la prima volta chiede di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre. Quel giorno, la polizia ha rinvenuto otto cadaveri trucidati in un rifugio. Insieme a loro c’era lui, in lacrime, ricoperto di sangue e privo di memoria. Altrove, Ilan Dieduset riceve una telefonata: è la sua ex ragazza, Chloé. Dice di aver trovato l’ingresso a Paranoia, un ambitissimo gioco di ruolo gestito da un’entità misteriosa: tutti lo stanno inseguendo, ma nessuno conosce le regole. Ilan è stato un giocatore compulsivo, in passato, e la tentazione è troppo forte. Dopo un inquietante processo di selezione, Ilan e Chloé, insieme ad altri sei candidati, vengono convocati in un ospedale psichiatrico in disuso isolato tra le montagne. Regola numero uno: niente di quello che stai per vivere è vero; questo è un gioco. Regola numero due: uno di voi morirà. La partita comincia e, quando il gruppo inizia a sospettare la presenza di un intruso, la paranoia prende lentamente corpo. Con il passare delle ore, la competizione assume forme sempre più perverse, in una sorta di folle e angosciante meccanismo. Dove finisce il gioco e dove comincia la realtà? Chi accetterebbe di morire per un gioco? 

 

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martedì 7 marzo 2023

Il falò della follia di Federico Lenzi (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

La banalità non merita poesia e Federico Lenzi qui sembra rispondere, con convinta adesione, a quanto Maurizio Cucchi andava affermando circa venti anni addietro. Si era appena entrati nel nuovo millennio e, notando che «la poesia civile non è genere che goda oggi di particolare fortuna», si diceva «convinto che il poeta abbia anche un dovere di interpretazione e intervento, di critica e denuncia, rispetto alla realtà del suo tempo». Possiamo parlare, dunque, di sistema nella riflessione poetica di Federico Lenzi? Sarebbe troppo impegnativo e si caricherebbe di eccesive responsabilità un neomaggiorenne. Con le inevitabili limitazioni dovute alla sua giovane età e con l’ammirazione per le sue numerose e piacevolmente disordinate frequentazioni culturali e letture, sembra di poter intravedere – talvolta in maniera evidente, talaltra in forma accennata – quanto Matteo Lefèvre, qualche anno fa, scrisse a proposito di una bella e controversa voce statunitense, parlando di «una poesia... comprometida, “impegnata”» e ponendo così in luce una «voce… libera e fresca, mai ingessata o annunciata». È questa freschezza di verso, che consente di descrivere un recinto di valori per la poesia di Federico Lenzi; un recinto ampio con diverse possibilità di essere allargato, non un hortus conclusus che ha il sapore dell’egoismo e della sufficienza, piuttosto che dell’organicità e della necessità di contaminarsi. Del resto, sono passati appena cinque anni da quando – già fisicamente fuori misura rispetto ai coetanei – Federico Lenzi usciva dalla scuola media, a volte “solo e pensoso”, tirandosi dietro il trolley di libri: immaginavo tanti libri e tanto spazio vuoto in quella valigia. Invece no, con i libri c’erano anche tanti frammenti e lacerti di un discorso che in queste pagine egli ha cercato di comporre in maniera più compiuta. È da credere che siano rimasti nel trolley tanti altri frammenti da elaborare e per questi ultimi il tempo della fioritura sembra già alle porte. (dalla prefazione di Angelo Sconosciuto)


Federico Lenzi nasce a Brindisi il 24 agosto nel 2001. Si dedica all’attività poetica a partire dai quindici anni, trovandola unico sfogo per liberarsi da quelle prigioni che alcuni chiamano adolescenza, altri prospettiva di vita. L’iniziale incanto della parola fine a se stessa viene poi mutato in favore di un’opera che tenti l’abbattimento di una società marcia, filo conduttore di questa raccolta. Da sempre affascinato dallo studio delle Lettere, studia e vive a Bologna, dove ancora si dedica all’Arte in attesa di idee più alte
In copertina: Burn it to the ground by Christopher Burns on Unsplash 
Photo by Camila Quintero Franco on Unsplash
Photo by Elijah O’Donnell on Unsplash
 
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Quantum girl di Erin Kate Ryan (Neri Pozza)

Mary Garrett ha un dono per trovare le ragazze scomparse, un tipo speciale di chiaroveggenza che lei chiama «la vista». Attirata da un manifesto e dalla promessa di una ricompensa, arriva in una piccola città del Sud dove non una, ma tre ragazze sono scomparse, due delle quali sono nere. Mary è lei stessa una «ragazza scomparsa». In un’altra vita, era una studentessa del Bennington College di nome Paula Jean Welden, svanita una notte del 1946. Il caso catturò l’immaginario collettivo della nazione, scatenando titoli in prima pagina, decine di avvistamenti dubbi e un’ondata di speculazioni: chi era davvero Paula Jean e che fine aveva fatto? Mentre la ricerca di Mary per rintracciare le ragazze scomparse si intensifica, dal passato emergono scorci delle altre possibili vite di Paula Jean: è una showgirl del circo in clandestinità, una falsaria letteraria sul punto di essere catturata, un’informatrice dell’era McCarthy innamorata di una donna che incontra in una cella comunista…

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lunedì 6 marzo 2023

Dalla passione di due giovani sorelle per il mondo beauty, nasce Salon de Beauté

06 marzo 2023 - Salon de Beauté - realtà leader nei servizi di estetica avanzata di altissima qualità e la cura dei capelli - rappresenta il miglior alleato per concedersi una coccola e ricaricare le batterie, ma anche per prepararsi al meglio a un evento speciale, dal matrimonio a una serata con gli amici o per un viaggio che ci piacerebbe fosse di sola andata.

Salon de Beautè nasce nel 2013 dalla passione di due sorelle, Eleonora  e Cristina, che fin da bambine si sono avvicinate al mondo beauty giocando con i trucchi e immaginando acconciature da principesse. La loro passione diventa realtà quando, dieci anni fa, poco più che ventenni, coronano il loro sogno di aprire in centro a Milano, a due passi dal Duomo, un salone di estetica avanzata e specializzato nella cura del corpo e dei capelli.


Per farsi conoscere e incrementare il proprio business, le giovani imprenditrici a poco a poco si avvicinano al mondo digital collaborando con alcune influencer, e sarà proprio questa apertura che porterà Salon de Beautè sulla bocca di tutti.


Non bisognerà aspettare molto perchè Salon de Beautè si affermi e nel 2019,  le sorelle aprono le porte di un secondo centro tra i grattacieli del nuovo quartiere cool di Milano: City Life, dove, all’area parrucchiere verrà aggiunta un’intera sezione dedicata ai trattamenti di altissima estetica avanzata.


Ma l’espansione non finisce qui! La voglia di ampliare i propri orizzonti è tanta e le due imprenditrici ricevono nel 2022 la richiesta da parte di Rinascente Roma Fiume di aprire uno spazio all’interno del centro commerciale. Nasce così Concept by Salon De Beauté, un corner nella città capitolina.


Sono 10 anni che ha preso vita la favola di Eleonora e Cristina, da un piccolo salone al primo piano con soli 8 dipendenti, oggi Salon de Beautè è una realtà affermata che conta più di 30 professionisti specializzati nella cura del corpo, del viso e dei capelli. 


Negli anni la crescita è stata esponenziale e solo negli ultimi 5 si è assistito ad una crescita del fatturato di oltre il 70% con un ulteriore incremento, alla nascita  dell’ e-commerce nel 2021 che ha visto le entrate aumentare nel 2022 dell’80% rispetto all’anno precedente. 


I centri Salon de Beauté sono dedicati al benessere a 360° e sono composti da tre principali aree: estetica, parrucchiere e solarium. 

Precursori di mode e di tendenze offrono trattamenti personalizzati mediante macchinari all’avanguardia e cabine dedicate,  consulenze e servizi capelli grazie a un personale qualificato e all’utilizzo di prodotti studiati appositamente per le singole esigenze, a cui si aggiunge un’area dedicata all’abbronzatura.


A corollario dei punti vendita, Eleonora e Cristina, nel 2019 fondano Sense By EGC, una linea professionale di skincare creata per rispondere ai differenti bisogni di tutti i giorni. 

Una ricerca durata più di un anno che ha portato alla realizzazione di un’offerta di prodotti professionali per il benessere del corpo e la cura dei capelli.

I prodotti Sense By EGC sono utilizzati durante i trattamenti in salone e acquistabili sul sito internet o all’interno dei negozi. 

Sense By EGC racchiude tutta la passione che le due sorelle nutrono verso il loro lavoro, unita all’entusiasmo di offrire dei risultati ottimali, senza però rinunciare a una pura sensazione di benessere.

Una gamma di prodotti - non testati su animali, senza parabeni, paraffine, petrolati e siliconi, e con un packaging eco-friendly - studiati appositamente per le esigenze di diversi tipi di pelle. 


Salon de Beauté dal 2021, inoltre, collabora con Radisson Collection Hotel mettendo a disposizione nelle camere degli ospiti la linea Sense By EGC e prendendosi cura del benessere degli ospiti attraverso la gestione dei trattamenti e dei servizi SPA. 


Ma le novità non finiscono qua: Eleonora e Cristina si preparano per l’inaugurazione di un nuovo Concept nella provincia bresciana di Erbusco, che insieme a quello romano rappresenterà il secondo sul territorio nazionale. All’interno di questo spazio i clienti già consolidati e nuovi potranno ricevere delle vere e proprie consulenze di benessere firmate Salon de Beautè. 


“Siamo davvero contente dei traguardi raggiunti. Siamo partite dalla nostra grande passione e mai ci saremmo aspettate di poter diventare una realtà così affermata nel settore del beauty, del benessere della persona e della cura dei capelli. Abbiamo raggiunto tanti traguardi e non vediamo l’oro di migliorare ancora, ampliando la nostra rete di centri e servizi all’avanguardia per il benessere” affermano Eleonora e Cristina Gerloni.

 


 

La stella del deserto di Michael Connelly (Piemme)

Un'intera famiglia sterminata. Un assassino a piede libero. Un vecchio caso che ossessiona Harry Bosch. E che potrà risolvere solo grazie a una persona: Renée Ballard. Non si può dire che il rapporto di Renée Ballard con il Los Angeles Police Department, meglio noto come LAPD, sia sempre stato rose e fiori. Tutt'altro. Troppa misoginia a rovinare le sue possibilità di carriera, troppe lungaggini burocratiche a rallentare i casi: e infatti, impaziente e determinata com'è, da un anno ormai Renée ha lasciato la polizia. Ma certi amori non finiscono: e quindi ecco che, di fronte alla possibilità di diventare capo di una nuova unità all'interno del LAPD, Ballard non può che riprendere in mano badge e pistola, chiamata a ricostruire dalle fondamenta la vecchia squadra che si occupava di casi freddi, ribattezzata Unità Crimini Irrisolti e rimessa a nuovo. E quando si tratta di crimini irrisolti, con chi lavorare se non con il migliore? Harry Bosch , ormai detective freelance, è già alle prese con uno di questi omicidi: quello di un'intera famiglia, perpetrato da uno psicopatico che da anni ha fatto perdere le sue tracce.